PERCHÈ LE COMPETENZE DIGITALI SONO IMPORTANTI PER I GIOVANI
Nel mondo di oggi, le competenze digitali sono sempre più importanti per i giovani. In un’era in cui la tecnologia è onnipresente, la capacità di utilizzare efficacemente le tecnologie digitali è essenziale per avere successo nella vita e nel lavoro.
Che cosa sono le competenze digitali?
Le competenze digitali sono un insieme di abilità e conoscenze che consentono di utilizzare le tecnologie digitali in modo efficace. Queste competenze possono essere suddivise in due categorie principali:
- Competenze digitali di base: Queste competenze riguardano l’utilizzo di base delle tecnologie digitali, come l’uso di un computer, di Internet e di software di base.
- Competenze digitali avanzate: Queste competenze riguardano l’utilizzo di tecnologie digitali più complesse, come l’analisi dei dati, la programmazione e l’intelligenza artificiale.
Le Competenze Digitali si possono ricondurre a due macro categorie: le Digital Hard Skill e le Digital Soft Skill.
Le Digital Hard Skill sono le Competenze Digitali tecniche di base che definiscono una figura professionale. Si possono acquisire a scuola, all’università, attraverso master e corsi di perfezionamento, ma anche sul posto di lavoro. Si possono anche apprendere grazie a corsi di formazione mirati sul web tra cui i MOOC, Massive Online Open Courses, e gli SPOC, Small Private Online Courses.
Le Hard Skill sono quantificabili e rientrano tra le competenze da inserire nel curriculum vitae.
Qualche esempio di Digital Hard Skills: saper usare programmi e pacchetti informatici, conoscere linguaggi di programmazione, saper usare specifici macchinari e strumenti di produzione. In particolare, in questa categoria rientrano le competenze tecniche che riguardano l’area SMAC (Social, Mobile, Analytics, Cloud), cui si aggiungono quelle su Intelligenza Artificiale, Robotica, IoT, Cybersecurity.
Che cosa sono le digital Soft Skills?
Le qualità che caratterizzeranno le nuove skill a elevata qualificazione non saranno esclusivamente di natura tecnologica, ma si riferiranno a un mix molto più complesso. Per questo motivo avranno un ruolo sempre più importante le soft skill, ovvero le abilità trasversali, che riguardano relazioni e comportamenti delle persone in qualsiasi contesto lavorativo. Alcuni esempi di Digital Soft Skills: la capacità di risolvere problemi complessi, di gestire il cambiamento, di collaborare e relazionarsi, di adattarsi con flessibilità e di comunicare; il knowledge networking che consente di recuperare e capitalizzare le informazioni che si trovano in rete; il new media literacy, ovvero il grado di alfabetizzazione rispetto ai nuovi media, ai loro linguaggi e ai loro formati; la capacità di gestire i flussi comunicativi online nel rispetto della netiquette aziendale. Le Digital Soft Skill si apprendono prevalentemente sul campo e sono difficilmente quantificabili: dipendono dalla cultura, dalla personalità e dalle esperienze vissute dal singolo.
Lavorare
Come rileva l’Osservatorio Competenze Digitali 2019, il mercato del lavoro delle professioni del settore ICT in Italia è ancora in controtendenza rispetto alle criticità riscontrate da molti settori economici. La domanda di lavoro delle imprese supera infatti l’offerta che il sistema formativo, in particolare universitario, riesce a produrre. I dati dell’Osservatorio delle competenze digitali sono molto chiari: tra il 2019 e il 2021 si riscontra una differenza negativa tra domanda e offerta di laureati ICT pari a circa 28,5 mila unità. Assistiamo dunque alla crescita della domanda di nuove competenze tecniche, in particolare legate al mondo dei big data, dell’intelligenza artificiale, dell’IoT, della robotica e del cloud computing, Emerge la domanda di nuove skill per molte professioni dell’ICT. Soprattutto per le attività di sviluppo, emergono skill legate alla gestione di grandi volumi di dati e tecniche di AI (artificial intelligence, machine learning, computer vision, python, hadoop, hive, IoT, Scala, per citarne alcune).
Le professioni del futuro
Per le aziende dell’offerta ICT i profili più critici includono Business Analyst, Proyect Manager, Security Advisore Data Scientist. A questi seguono profili più tecnologici: Application Developer, Enterprise Architet/Architect Engineer, System Administrator/Engineer, Sistemista e Database Administrator.
Per le aziende della domanda ICT e gli enti pubblici sono prioritari profili più marginali: Responsabile dei Sistemi Informativi, Responsabile della Sicurezza e responsabile della Sicurezza delle Informazioni, in grado di indirizzare le strategie IT e di gestire sicurezza, processi e risorse. Project manager, Business Analyst e Data Scientist sono rilevanti nelle aziende Industriali, del commercio e dei servizi.
Negli enti pubblici sono maggiormente ricercati Project Manager, Security Engineer, Sistemista e System Administrator/Engineer. Nel breve-medio termine, i nuovi profili specializzati sulle tecnologie emergenti, includeranno: Cloud Security Architect, Cloud Architect/Cloud Solution Architect, Cloud Computing Consultant, Cloud Computing Strategist; Cyber Security Consultant, Cyber Security Architect, Cyber Security Project Manager; Big Data Architect, Big Data Scientist e Big Data Specialist; IoT Consultant, Architecture Mobile & IoT Solutions Engineer, IoT Software Engineer; Robotics & Automation Manager, Robotics System Engineer e Robotics Engineer; Artificial Intelligence Software Engineer, Artificial Intelligence System Engineer.
Negli ambiti innovativi più trasversali emergeranno: Change Manager, Agile Coach, Scrum Master con riferimento al Service Development; Technology Innovation Manager, Chief Digital Officer e IT Process & Tools Architect nell’area della Service Strategy.